La Società d’incoraggiamento per gli artisti di Modena, detta anche Società d’incoraggiamento per gli artisti degli Stati Estensi, venne costituita nel dicembre 1844 sotto la protezione dell’arciduca Francesco d’Austria Este (futuro duca Francesco V), con lo scopo di sostenere il miglioramento delle arti e dell’industria.

Si trattava di un ente a scopi benefici che intendeva incoraggiare l’attività degli artisti residenti o originari degli Stati Estensi, affidando loro dei lavori o acquistando opere di particolare rilievo sia nel campo delle cosiddette Arti Belle sia delle arti applicate (maioliche e terrecotte artistiche, mobili in legno e in ferro, strumenti musicali, ricami, prove di arte tipografica e fotografica), che dell’industria (macchine agrarie, carrozze, lavori di selleria, ecc.).

Ogni tre anni, presso l’Accademia Atestina di Belle Arti in Modena, aveva luogo un’esposizione dei manufatti segnalati o commissionati direttamente dalla Società: tra questi la Direzione sceglieva quali acquistare, per poi distribuirli in seguito tra i soci mediante sorteggio . Contestualmente veniva pubblicato un albo, che oltre ai resoconti triennali sulle attività della Società, comprendeva le illustrazioni delle opere ritenute maggiormente degne di nota.

Nel 1859, con la fine del dominio austroestense, si procedette a una revisione degli statuti societari e l’ente mutò la propria denominazione in Società d’incoraggiamento per gli artisti della provincia di Modena.

L’archivio della Società è costituito prevalentemente da documentazione e carteggio amministrativo: verbali delle adunanze della Direzione amministrativa e della Delegazione societaria, elenchi dei soci, recapiti di spesa, rendiconti, lettere di pittori, scultori, incisori, ebanisti, intagliatori, disegni e bozzetti, fotografie, ecc. Le carte degli anni Settanta riguardano principalmente le mostre organizzate dalla Società, ormai chiamata anche Antica Società per le Arti, presso la Galleria Farini 23.

Comprende anche la serie degli albi triennali pubblicati nel corso della sua attività fino al 1906.

Il fondo è stato conservato in parte presso l’Archivio Storico e in parte presso l’Associazione Laboratorio di poesia di Modena fino al 2018, quando è stato ricostituito nella sua integrità grazie alla donazione fatta dal Laboratorio di poesia all’Archivio.

L’inventario è consultabile online su Archivi ER - Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna.



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