Ada Defez e Vittorio Caruso 1957-2002
La visione di genere nella pianificazione e progettazione urbana
Ada Defez (Napoli 1931 – Modena 2002), architetta e urbanista napoletana di ascendenza ebraica, si trasferì a Modena nel 1960 insieme al marito Vittorio Caruso, anch’egli di origine e formazione napoletana, vincitore di un concorso per “architetto equiparato a capo servizio urbanistica” bandito dal Comune di Modena.
Fin da giovane partecipò attivamente alla vita politica e sociale, aderendo al Partito Comunista Italiano (PCI), all’Unione Donne in Italia (UDI), prima di Napoli e poi di Modena, e alla Confederazione generale italiana del lavoro (CGIL). Durante la sua carriera, oltre all’esercizio della professione di architetto, insegnò presso diversi istituti tecnici modenesi, coprì la carica di presidente della cooperativa di progettazione Archicoop (1976-1977), fu membro della commissione edilizia del Comune di Modena (1983-1986) e di quella di Castelfranco Emilia (1993-1996), e si occupò della visione di genere nella progettazione architettonica.
Tra le sue opere si ricordano il complesso residenziale Le Piramidi di Via Morane e l’Hotel Raffaello a Modena, l’asilo nido Lo scarabocchio a Savignano sul Panaro, il recupero del Teatro Herberia a Rubiera. In campo urbanistico collaborò alla stesura dei piani urbanistici per il Villaggio Giardino e il Villaggio Zeta di Modena.
Il Fondo Defez – Caruso è costituito dall’archivio professionale dell’architetta e comprende principalmente documentazione relativa alla sua attività di progettista. Include una parte residuale di documentazione ascrivibile al marito Vittorio Caruso (Napoli 1926 – Modena 1983), architetto presso il Comune di Modena, dove partecipò alla stesura del Piano regolatore del 1965, e poi presso la Regione Emilia-Romagna..
Donato dagli eredi nel 2007, è in corso di riordino e inventariazione.
Insieme all’archivio gli eredi hanno donato alla biblioteca anche i plastici dell’asilo di Savignano, dell'Hotel Raffaello e dell’area dell'Hotel Raffaello, che oltre all'hotel comprende anche il cinema progettato da Vinicio Vecchi, la strada e l'area circostante.