Saverio Muratori
Un maestro del Novecento fra modernità e tradizione
Saverio Muratori (Modena 1910 - Roma 1973), architetto, urbanista, docente universitario, è stato un importante storico e teorico dell’architettura, il cui pensiero ha anticipato alcune tematiche oggi di grande attualità, come il rapporto tra uomo e ambiente e la conservazione e la cura del territorio.
Laureato a Roma nel 1933, prese parte ad alcuni dei più importanti concorsi di architettura dell’epoca in collaborazione con altri noti architetti dell’ambiente romano, come la Casa dello studente della Città Universitaria di Roma (1932) con Giorgio Calza-Bini e Francesco Fariello, la stazione di Santa Maria Novella a Firenze (1933) con Giulio Roisecco ed Enrico Tedeschi, il palazzo del Littorio (1934) con Tedeschi e Franco Petrucci, l’auditorium di Roma a Porta Capena (1934-1935) con Fariello e Ludovico Quaroni, il piano regolatore di Aprilia (1936) con Tedeschi, la sede per l’Esposizione Universale di Roma (1937-1938), di cui fu realizzata la Piazza Imperiale nel 1938, con Fariello, Luigi Moretti e Quaroni.
Nell’immediato dopoguerra partecipò al Programma INA-Casa, realizzando insieme a Mario De Renzi una serie di progetti urbani e complessi residenziali, tra cui il cosiddetto Tuscolano II. Tra le opere più note progettate da Muratori si ricordano la Chiesa di San Giovanni al Gatano a Pisa (1947), la nuova sede degli uffici per l’Ente nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti statali (ENPAS) di Bologna (1952-1957), la sede centrale della Democrazia Cristiana all’EUR a Roma (1955-1958). Tra il 1954 e il 1958 fece parte del Comitato di elaborazione tecnica (CET) per il nuovo piano regolatore di Roma.
Alla pratica della progettazione e agli impegni accademici – fu professore ordinario allo IUAV di Venezia e poi alla Sapienza a Roma –, Muratori accompagnò un’intensa attività di riflessione teorica che produsse numerosi scritti, alcuni dei quali pubblicati postumi, fondamentali per comprendere la sua opera.
Il Fondo Muratori è costituito solo da elaborati grafici: si tratta di schizzi, planimetrie, prospetti, ecc. relativi ai numerosi progetti realizzati dall’architetto nell’arco della sua carriera e rinvenuti nella casa di Bracciano della famiglia Muratori Cattania.
Donato alla Biblioteca Poletti nel 2015 da Maria Vittoria Cattania Brandi, legittima erede della famiglia, è in corso di riordino e inventariazione, con la collaborazione del Dipartimento di Architettura dell’Alma Mater Studiorum – Università degli Studi di Bologna.
La biblioteca conserva anche 276 cartografie e 17 prove di stampa del volume incompiuto Studi per una operante storia del territorio, al quale collaborarono gli architetti Renato e Sergio Bollati, Guido Marinucci e Alessandro Giannini e l'archivio di Alessandro Giannini.
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