Carlo Cremaschi (Modena 1943), pittore e artista concettuale attivo dagli anni Sessanta, esordisce nella sua prima importante collettiva presso la Galleria della Sala di cultura a Modena insieme a Gianni Valbonesi e Claudio Parmiggiani, con cui stringe un duraturo sodalizio. Due anni dopo partecipa a Zeroglifico, un progetto-laboratorio presso la medesima galleria, dove espone con Claudio Parmiggiani e Adriano Spatola, conosciuto frequentando gli ambienti del Gruppo 63 a Bologna.

Nel corso degli anni stringe rapporti con altri artisti modenesi, come Franco Vaccari, Giuliano Della Casa, Weiner Vaccari, Franco Guerzoni e l’architetto Cesare Leonardi. Nel 1966, con Parmiggiani e Della Casa, fonda la Galleria Alpha, un centro culturale autogestito per promuovere una serie di artisti d'avanguardia che si occupano di poesia visiva e concreta.

Dopo aver preso parte alle due edizioni della celebre manifestazione artistica Parole sui muri, che si tennero a Fiumalbo nel 1967 e 1968, volge la propria attenzione al libro di artista e inizia a collaborare con le edizioni Geiger di Spatola. Negli anni successivi partecipa a numerose collettive e realizza mostre personali presso diverse gallerie.

Il Fondo Cremaschi testimonia la complessità e varietà della sua produzione artistica ed è costituito prevalentemente da opuscoli, locandine, manifesti e biglietti di invito relativi a mostre personali e collettive, fotografie di opere d'arte e di installazioni artistiche, rassegne stampa e, in misura minore, corrispondenza con altri artisti. Comprende anche carte relative all'associazione culturale Artipici Carteriani, fondata nel 1997 insieme a Carlo Sabbadini e Luigi Colli con l'intento di far conoscere nell'ambiente modenese giovani artisti emergenti.

Donato dall’artista alla Biblioteca Poletti nel 2015, è stato interamente riordinato.

L'inventario è consultabile online su Archivi ER - Sistema informativo partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna.

Carlo Cremaschi è uno dei 15 artisti che in occasione dei 150 anni della Biblioteca Poletti ha donato una propria opera, realizzata appositamente, per il libro d’artista Centocinquanta Poletti.





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